Riparte in sicurezza il Punto Giovane di Riccione.
Anzitutto per questo anno, almeno fino a Natale, niente convivenze con le scuole.
La motivazione è la seguente: gestire fino a quindici ragazzi minorenni come facciamo di solito, mantenendo le disposizioni che la scuola stessa obbliga a tenere, ci è impossibile. Il Punto Giovane è una casa, non ha possibilità di fornire tavoli per ciascuno per mangiare e studiare, non può assicurare la distanza mentre si gioca o si lava i piatti insieme e non può obbligare a tenere in casa la mascherina sul divano mentre si guarda un film insieme. Ci pare che tutto ciò sia incompatibile per un progetto che ha come sfondo educativo la dimensione casalinga di famiglia. I giovani al Punto Giovane devono sentirsi come a casa e purtroppo non ci sentiamo di operare stravolgendo il progetto o peggio facendo finta che il virus non ci sia. Quindi niente convivenze con 20/25 persone in casa.
Il Punto Giovane, almeno fino a Natale (poi agli inizi del 2021 ci riaggiorneremo), decide di ripartire in questa maniera:
Quattro persone adulte abiteranno la casa stabilmente (fra i quali don franco) gestendo responsabilmente la loro posizione di immunità con controlli medici. Questo darà modo di tener viva la casa, altrimenti il rischio era di dover chiudere del tutto.
Questo piccolo nucleo accoglierà in casa un mini gruppetto al max di 4 ragazzi o ragazze minorenni che siano conosciute/i da don franco e che abbiano fra loro frequentazioni costanti (casa, scuola, tempo libero…). Ovviamente ci sarà un patto di corresponsabilità con i genitori e il minuto numero dentro una struttura gigantesca come il punto Giovane ci darà di operare con maggior sicurezza. Questa accoglienza sarà una condivisione di vita con il nucleo abitativo. Non avrà pertanto le caratteristiche di una convivenza, piuttosto di una vita insieme. Si chiamerà appunto “vita insieme”. Avrà durata di una settimana, da domenica sera a sabato mattina. Tutti sentiranno il Punto giovane come una casa da custodire e alimentare. Pertanto sarà accentuata la dimensione familiare con servizi necessari alla casa compresa la pulizia interna e del giardino che si gestirà con turni e responsabilità.
Potrebbe essere permessa la presenza di due o tre educatori durante la settimana, anch’essi responsabili della loro posizione di immunità. Ciascuno avrà la sua camera singola.
In casa non abiteranno più di 11 persone. Ciascuno avrà la sua camera singola. Questo darà modo di stare a distanza nel grande tavolo sia quando si mangia che quando si studia e quindi senza obbligo di mascherina. Ci saranno dispenser in casa per igienizzazione frequente e ogni mattina con termoscanner sarà misurata a tutti la febbre. In caso di sintomi influenzali la persona sarà isolata nella sua camera in attesa di accertarne la posizione medica.
Ecco quindi questo è in sintesi il nuovo progetto del Punto Giovane, ci auguriamo temporaneo!