Forse vi sarà sfuggito nella stagione passata il film Ferdinand. Se così fosse correte a vederlo subito con i vostri bambini perchè è estremamente educativo. Il titolo come spesso capita nei cartoni si associa al protagonista, il toro grande, buono e gentile, ma a mio modesto parere sarebbe stato più corretto chiamarlo home, casa, come d’altronde si canta nella brillante colonna sonora.
Home è la casa, lo spazio quasi inaspettato che un gruppo di tori ritrova dopo tante divertenti avventure. Inaspettato perché nella loro misera vita, l’unica attesa che vivevano era il miraggio di una vittoria gloriosa nel palcoscenico di una corrida. Ignoravano la triste sorte a cui erano immancabilmente destinati.
Ferdinand un toro illuminato trova modo di scappare dall’allevamento e come, nel mito della caverna di Platone, scopre un mondo vero, una home, una casa dove ci sono prati sconfinati e amici veri che ti vogliono bene. Così Ferdinand torna dagli amici del vecchio allevamento e pian piano li convince a scappare con lui verso la home.
Ho preso a pretesto il film perché mi serve un assist prezioso per presentare il Punto Giovane. Se dovessi dare una definizione del Punto Giovane direi ad oggi che è semplicemente una “home”. Non un progetto pastorale, non un oratorio, non un centro di aggregazione. Ma una home, una casa. Diceva il card Martini a conclusione del sinodo dei giovani a Milano: Cari ragazzi, abbiate la gioia di una casa comune: una domus ecclesiae. Prima che un edificio ci sia un contesto, un luogo permanente di incontro, giorni di vita insieme in cui si respiri uno stile di fraternità, di lavoro e di preghiera; tempi comuni dentro la vita ordinaria, per imparare a fare bene le cose di tutti i giorni (…). Tutte le nostre comunità siano attente alle esigenze giovanili di vita comune, sapendo che i giovani, oggi più che mai, hanno bisogno di formazione intelligente e affettiva (…). Certamente qualche struttura andrà trasformata, qualche contesto nuovo di incontro andrà inventato, con creatività e saggezza”
Profetico come sempre, il cardinale che riteneva la chiesa indietro di duecento anni, segna la strada per la pastorale giovanile. Oggi, più che mai, i giovani hanno bisogno di una home o se vogliamo dirla in latino una domus ecclesiae.
Sono passati 20 anni. Il 15 Ottobre 1998 don Tonino Brigliadori allora Vicario del litorale sud inaugurò una esperienza pastorale innovativa. Lunedì prossimo, 15 ottobre 2018, celebreremo la messa d’anniversario di una esperienza divenuta casa.
Come la locanda nel vangelo del buon samaritano il Punto Giovane in questi 20 anni ha accolto le ferite di tanti ragazzi, come la casa di Marta e Maria ha custodito e favorito relazioni di amicizia, come la grotta di Betlemme ha fecondato vocazioni nella chiesa. 20 anni faticosi ma bellissimi. Allora che dire?
Vi aspettiamo per celebrare insieme il compleanno del Punto Lunedì 15 Ottobre alle 21. Ovviamente la messa la potete seguire anche in diretta streaming come ogni giovedì sera.
Il segno della Casa
Pubblicato giorno 11 ottobre 2018 - 20 Anni di PG, In home page