Stabilità & Continuità

Pubblicato giorno 4 gennaio 2018 - Progetto

La stabilità e la continuità nel progetto del Punto Giovane

La stabilità e la continuità sono come la mente e il cuore dello stesso corpo che è il Punto Giovane.
Tali organi ispirati dallo Spirito Santo, costantemente invocato, pensano, organizzano, decidono e danno vita alle attività pastorali; allo stesso tempo le nutrono con la preghiera e con cura materna e paterna.

 

Una appartenenza “sponsale”

A ciascun componente, che ne fa parte, è chiesta una presenza “sponsale”.
La stabilità vive questa sponsalità, con i ritmi della propria vita familiare o lavorativa; la continuità, oltre ciò, abita la casa del Punto Giovane.
La stabilità vive una sponsalità a tempo indeterminato. La continuità vive la medesima sponsalità per un anno solare, con una modalità affettiva più forte, condividendo la quotidianità giorno dopo giorno nella comunione fraterna e nella preghiera semplice e fedele. La continuità è un vero e proprio focolare di preghiera, una freccia che scocca precisa al cuore di Dio per la salvezza dei giovani.

 

Integrazione feconda

La stabilità e la continuità si integrano vicendevolmente. Entrambe crescono nella sponsalità al Punto Giovane e sono entrambe chiamate ad essere Marta e Maria per la casa del Punto Giovane così come le sante del Vangelo lo sono state per la casa di Betania.  Come Marta e Maria hanno vissuto per accogliere Gesù, anche la stabilità e la continuità vedono lo stesso volto di Gesù in quello dei ragazzi che accolgono al Punto Giovane.
La stabilità, durante l’anno, diventa madre della continuità, essendo attenta a coloro che fanno la vita comune in casa. Allo stesso tempo in quel determinato periodo di un anno la continuità si sente figlia privilegiata perché gli è dato di sperimentare la forma più alta della vita evangelica nella comunione dei beni e del tempo e nella condivisione della preghiera.
La stabilità è sempre feconda e sempre genera figli per la custodia della casa. Una stabilità infeconda porterebbe alla morte del Punto Giovane.
Quindi la continuità è come se nascesse dalla stabilità che di lei è più duratura e più garante dell’esperienza.
Figli per la continuità, in maniera straordinaria, potrebbero anche venire da fuori della stabilità; come adottati, ma pronti a scommettere sul cammino educativo del Punto Giovane.

 

La continuità come tempo privilegiato vocazionale

La continuità infatti è anche un tempo prezioso di discernimento. È dalla continuità che partoriscono poi vocazioni speciali, al sacerdozio, alla consacrazione o alla vita familiare. La continuità è tempo di scelte. Alla fine dell’anno c’è un passo deciso verso una responsabilità maggiore nei confronti del punto giovane. L’anno di continuità non lascia la persona come prima, fosse anche il dover passare per un tempo di crisi.

 

I referenti e le responsabilità

La paternità della stabilità e della stessa continuità è data dal prete responsabile, in comunione con il Vescovo.
È il prete responsabile che sceglie la stabilità e la continuità. Lo fa tenendo conto della disponibilità a scegliere il Punto Giovane in maniera “sponsale”, quindi decisa, chiara e appassionata.
Lo fa anche tenendo conto dei membri del direttivo scelto tra tutti gli aderenti del Punto Giovane e tra chi ha vissuto la continuità negli ultimi anni. È sempre consigliabile una consultazione con tutta la stabilità, magari in votazione segreta.
Perché la stabilità sia efficace e agile a livello decisionale sia scelta tra tutti i membri una segreteria di tre persone che, insieme al prete responsabile, vede se opportuno prendere decisioni senza l’intervento di tutta la stabilità. Inoltre le varie equipe hanno facoltà decisionale a riguardo dei loro ambiti.
Il tempo limite della stabilità è dato dalla scelta serena, ponderata e consigliata dei singoli membri o da una scelta dall’alto da parte del prete responsabile o del Vescovo, ovviamente.

Il Signore custodisca il Punto Giovane. San Francesco che è uno dei patroni gli dia la forza e l’entusiasmo di ricominciare sempre in umiltà e semplicità.