Venerdì 5 aprile, con don Renato, Lidia e Francesca ho accompagnato a Sestri Levante i ragazzi delle nostre due parrocchie che il prossimo 12 ottobre riceveranno il sacramento della Cresima.
Per la prima volta ho passato i tre giorni di ritiro spirituale in questa cittadina, a me già nota, che sempre accoglie calorosamente con la sua apertura sul golfo del Tigullio, i colori della pittoresca Baia del Silenzio, il calore dei suoi “carrugi”, ricchi di storia e folclore.
Dopo un viaggio tranquillo con la vista di un bel film, siamo giunti nella grande casa che ci ha ospitato e nella quale alcuni dei nostri ragazzi hanno fatto la loro prima esperienza di vita comunitaria.
Il tempo, che non è stato tanto clemente, ci ha regalato solo il pomeriggio del sabato che i ragazzi hanno goduto giocando sulla spiaggia, facendo acquisti di ricordini e terminando con una camminata fino alla Chiesetta dei Cappuccini nella quale hanno ammirato il bel presepe, presente tutto l’anno, che tanto li ha colpiti.
Per mettere a fuoco quanto nel loro cammino verso la Cresima ancora li aspetta, i ragazzi hanno letto il libretto preparato da don Renato circa il “segreto del volo”, cioè della loro “partenza” verso una formazione più completa.
I protagonisti della storia sono infatti, come ognuno di noi, alla ricerca della propria strada; ognuno, dotato di paure e di fiducia, di coraggio, di curiosità, di voglia di libertà, di sapere e di scoprire, ma inserito anche in un mondo dove tante sono le difficoltà da superare.
Il lavoro è stato interessante e ha visto, alternati, momenti di riflessione e di messa in comune delle diverse idee personali, spazi dedicati all’attività manuale con la preparazione di cartelloni per l’offertorio della santa Messa, e al commento dei simboli contenuti nel racconto stesso.
Credo che il concetto della partenza per il volo alto della vita abbia colpito profondamente i ragazzi, ai quali lascio qui volentieri lo spazio per esternare semplicemente le loro impressioni su tutta l’esperienza.
Oltre ad aver sottolineato il piacere di aver potuto “godere” di un’ottima cucina, ecco cosa i nostri cresimandi hanno sottolineato:
. è stato molto bello lo stare tutti insieme
. fare nuove conoscenze
. giocare insieme in giardino
. condividere tempi, spazi, luoghi
. apprezzare in comunione la bellezza della natura
. dare qualcosa di sé agli altri
. imparare a riflettere su ciò che si legge
. cogliere lo spirito di sacrificio nella storia
. cogliere il senso dell’impegno
. vivere sulla spiaggia solo per noi la voce della natura
. ridere e gioire insieme durante i giochi serali fatti dopo cena
Ecco, a me tutto ciò ha donato tanto; bello è stato stare con i ragazzi che, quando sono ben amalgamati, sanno essere grandiosi, ricchi dentro di quella “ricchezza” che diventa speranza per il futuro.
Essi sono tornati entusiasti e, a detta dei genitori, hanno raccontato per giorni il vissuto di quei giorni che, volentieri, tornerebbero a passare insieme.
Carla Tondelli