Ricevi il Sigillo dello Spirito Santo

Pubblicato giorno 14 novembre 2019 - Informatore Parrocchiale, Vita della comunità

cresima

ll regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose;
trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci.
Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.
Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni
e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?”. Gli risposero: “Sì”.
Ed egli disse loro: “Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche”
. (Mt 13,44-52)

Mettiamo al centro della nostra preghiera le vite dei cresimandi e dei loro genitori: per ringraziare il Signore; per ringraziare la disponibilità loro; per domandarci quale dono porta ai ragazzi e ai genitori la cerimonia di oggi. Un legame più tra la loro vita e la vicenda di Gesù, di cui facciamo memoria in questa Eucarestia.

Infatti, l’Eucarestia è una festa che facciamo a Gesù che sta in mezzo a noi perché’ ci ha voluto bene immensamente con il suo morire e risorgere. Con la cresima Egli ci assicura che nell’animo di chi riceve questo sacramento, viene a vivere stabilmente lo Spirito Santo.

Il Vangelo, e le due prime parabole, ci presentano l’opera dello Spirito Santo.
Un contadino che nasconde. È stato solo fortunato oppure ci ha messo impegno e capacità di decisione?
La gioia della scoperta, la vendita che costa lo spogliarsi di ogni bene. Ma ormai il tesoro è suo. In effetti nella vita quante volte siamo chiamati a decidere? Ci capita sempre per ciò che vale?

Un proprietario di una catena di gioiellerie, finalmente si accorge che è in vendita una perla preziosa. Egli sa ricercare ciò che è importante nella vita, ha questo sogno singolare, e sa sfidare il giudizio delle persone che lo conoscono. Gli dà gioia il possedere quella perla.

Essere capaci di riconoscere la nostra fortuna in quanto credenti, farci conquistare dalla proposta di Gesù senza mezze misure. I veri discepoli sembrano persone che sprecano tutto e invece guadagnano la vita intera.

Essere cristiani che sanno ampliare la gioia della scoperta: sono discepolo di Gesù. Abbiamo sperimentato le consolazioni che può dare la vita cristiana, quando sa illuminare le nostre vicende quotidiane?
Come tutti i discepoli autentici, anche i cresimandi chiedono che la loro vita sia un dono, che possano gioire della propria ricerca del tesoro, del tesoro del Regno, cioè di appartenere a Gesù e di fare parte della comunità cristiana; sentano vicino Gesù che ha parlato loro e li sostiene nella loro vita.
Impariamo ad essere capaci di scelte quotidiane che ci fanno preferire ciò che fa bene per noi, e in particolare il Regno di Dio, che mi consente di vivere con Gesù, rischiare, preferendo il Regno alle altre attenzioni della vita.

Preghiera, partecipazione alle proposte della parrocchia, essere generosi. Che cosa è tesoro per me, che cosa è utile alla vita di un uomo o di una donna, e che cosa non lo è?