ARRIVEDERCI DON DOMENICO

Pubblicato giorno 31 maggio 2016 - Informatore Parrocchiale

Dondo1Caro donDo, quando venivo a trovarti tu, dopo un sorrisetto, ti assopivi e forse avresti voluto dire: “Chi è questo rompi venuto da Milano? Vada a farsi benedire dalla suora del reparto, soprattutto se è don Giovanni…”

   Ero proprio io. Avrei voluto ricordarti tante cose: eravamo come due fraterni nemici, litigavamo spesso per i tuoi ritardi alla Messa feriale del mattino o per vedute teologiche o politiche differenti, o per Juve e Milan, oppure ridevamo insieme per la battute scherzose di bambini nei tuoi riguardi (tu stesso ridevi da matto per quel bimbo che al supermercato si meravigliava perché anche tu compravi carte igienica!)…Però stavamo volentieri a pranzo insieme in casa mia con don Luigi, don Maurizio, altri confratelli, la Carla prezzemolo, la santa Stella e la brava Luigia e ti piacevano i pranzetti e le bottiglie di buon vino…A proposito: quando, scherzosamente, ti chiedevo di pagare almeno una percentuale, tu mi rimandavi sempre dalla tua segretaria, che non avevi; adesso su in cielo magari ce l’hai? Quindi vedi di spedirmi qualche piccolo assegno…O qualche grazia.

   Per esempio la grazia di saper continuare il tuo ministero al confessionale, dove eri tanto cercato da gente di tutte le razze e di ogni età. Ancora parecchi mesi dopo la tua partenza da Mater amabilis qualche anima pia veniva in confessionale e, stupita e forse delusa, mi diceva. “Non c’è più quel santo prete di una volta?”.

    Oppure la grazia di capire e amare di più ragazzi e giovani: per tantissimi di loro, come insegnante di religione nelle superiori, tu hai avuto pazienza, amore, interessamento…anche quando (intorno al ’68) qualche tuo alunno era finito in carcere come brigatista o fanatico destrorso.  E come mi mostravi i segni della loro riconoscenza per te.  Invece qualcuno ha usato con te altri segni,  di violenza, che ti hanno anche conciato male. Ti lamentavi un po’, certo, ma mai parole di odio o di vendetta.

   Oppure la grazia, non tanto per me quanto per la parrocchia che tu hai amato e che per molti  anni  ti ha ospitato e un po’ anche affettuosamente cullato: hai visto e continui a vedere quante novità e nuovi impegni. Tra l’altro sarai contento di notare come don Renato coltivi anche una delle tue passioni: quella per l’arte antica e moderna. Insomma, raccomanda alla tua segretaria di mandarci giù qualche grazia. Oppure fa tu direttamente…Ciao e arrivederci.

Don Giovanni