Ri-abitare i cortili – tre incontri proposti dall’Associazione “Dialoghi”

Pubblicato giorno 22 giugno 2017 - In home page

È nel giusto chi sostiene che lo spaesamento dell’uomo contemporaneo sia frutto d’un disagio indotto dalla crisi dell’abitare. Già, perché “abitare” per l’uomo non è uno stare in – come vorrebbe far credere un’ottica esclusivamente funzionalista; esso è, piuttosto, uno stare con. Sentirsi ospitali perché felicemente ospitati: è questa l’essenza dei luoghi familiari. Tra questi luoghi, i cortili hanno l’incanto dei giochi d’infanzia o l’aura di quella libertà che si assaporava uscendo dalla scuola o correndo fuori dopo giornate di pioggia. Il cortile è un luogo protetto, ma mai esclusivo; a differenza del giardino privato, esso è accessibile e, perciò, spazio d’incontro e di amicizia.

Oggi, purtroppo, i centri storici diventano sempre più spesso appannaggio di uffici e i cortili che lì si trovano – veri orti un tempo brulicanti di incontri – si trasformano in polverosi pezzi di museo che, quando va bene, hanno una funzione meramente ornamentale.

Assecondando il desiderio di ridare dignità a questi spazi urbani che sono anche luoghi di memoria ed identità, l’associazione culturale “Dialoghi” della parrocchia dell’Immacolata promuove tre incontri che si terranno in altrettanti ambienti maceratesi che rischiano di essere dimenticati o poco valorizzati: la panoramica e antica terrazza della chiesa di Santa Croce, il neo restaurato Orto dei pensatori e la piazzetta presso i giardini di Fonte scodella. Nei tre incontri, si proporranno racconti, testimonianze e musica relativi ai nostri Sibillini, altrettanti luoghi questi che, dopo il terremoto, patiscono la concreta possibilità dell’abbandono. Non mancheranno le informazioni turistiche necessarie per ritornare a camminare con sicurezza e passione lungo i sentieri che tratteggiano quelle montagne oggi ferite.

Nel proporre le sue idee “Dialoghi” si è data un metodo: “coinvolgersi” – come invita papa Francesco in Evangelim Gaudium. Coinvolgersi non è coinvolgere; il movimento è esattamente contrario. È così che si sono cercate qualificate e generose collaborazioni per realizzare l’itinerario: il CAI, la cooperativa “Risorse”, il coro “Sibilla”, la “Distilleria fotografica” ed altre ancora.

La prima sera – venerdì 30 giugno alle ore 21,15 – presso la terrazza della Chiesa di Santa Croce verrà presentato il libro Il muratore di Dio di Vincenzo Varagona; esso narra l’operoso silenzio di frate Pietro che ha portato al restauro dell’eremo di San Leonardo presso l’Infernaccio. La seconda sera – giovedì 6 luglio alle ore 21,15 – presso l’Orto dei pensatori (Vicolo Illuminati, traversa di c.so Garibaldi) verrà descritta l’attuale situazione dei monti Sibillini, con la partecipazione di esperti e di testimoni che vivono, resistendo, nel luogo. La terza sera – venerdì 14 luglio sempre al consueto orario – presso i giardini di Fonte Scodella si vorrà raccontare la speranza di chi, con quella tenacia ed operosità tipiche della gente di montagna, vuol ricominciare affinché amici, turisti ed attività imprenditoriali ritornino in quei luoghi.

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